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Secondo un’indagine realizzata nel settore delle compravendite, fra febbraio e aprile le richieste per abitazioni indipendenti o con spazi esterni quali terrazzo o giardino, hanno registrato un incremento del 20% circa. Un probabile effetto collaterale della pandemia.

La prospettiva di passare tanto tempo chiusi fra le mura domestiche, impegnati in call conference di lavoro o didattica a distanza da incastrare con gli impegni degli altri familiari, evidentemente, ha fatto riflettere molti italiani.

La Fase 3 per molte persone ha significato l’inizio di una nuova vita, e questo spesso significa anche una nuova casa. Dopo l’esperienza del lockdown, è cambiato il modo di pensare alla propria abitazione e alle caratteristiche che questa dovrebbe avere.

Sembra infatti che la pandemia abbia spinto il popolo italiano ad ampliare la ricerca di casa, aumentando l’esigenza di godere di spazi esterni o di indipendenza totale dai condomini.

Da lunedì 4 Maggio, Gruppo Progetto Casa apre regolarmente i propri uffici di San Giorgio a Cremano – Portici, Barra – Ponticelli, San Giovanni, San Giorgio a Cremano e Ponticelli – Cercola.

Nel rispetto dell’ultimo decreto ministeriale del 26 Aprile, prestabiliremo nuovi orari e nuove forme organizzative da rispettare, per la salute di tutti. La nostra organizzazione vi sarà comunicata quanto prima.

Il senso di responsabilità, il rispetto delle misure precauzionali igienico-sanitarie, la sicurezza negli ambienti di lavoro e lo svolgimento delle attività a tutela dalla salute pubblica, sono alcuni dei capisaldi presi in considerazione per la riapertura.

Il lockdown ha davvero segnato il mondo intero, le nostre vite sono cambiate, la nostra routine è cambiata. Forse, ora siamo capaci di apprezzare maggiormente quello che abbiamo e che abbiamo dato per scontato fino a questo momento. Ora, siamo più consapevoli. C’è chi ha trascorso il suo tempo ai fornelli, tra ricette della nonna e sperimentazione di nuovi piatti, chi ha lavorato in smart working e chi non ha mai smesso di sognare e non ha perso la speranza, che ha continuato a portare avanti progetti futuri attendendo solo un nuovo domani, dove la libertà anche se nel rispetto delle norme, sarebbe arrivata.

Una porta che si apre è sempre un nuovo inizio. Omnia mutantur, tutto cambia.

La quarantena che sta investendo il mondo interno deve essere vissuta al meglio, vivendo la propria famiglia, cucinando, pensando al futuro e perché no rinnovando gli ambienti di casa. Dare un nuovo aspetto alla propria casa non sempre richiede sforzi economici spesso basta un pò di inventiva e di creatività.

Con piccole mosse si può dare un’immagine nuova agli ambienti, vediamo come con pochi e semplici passaggi:

1 spostare i mobili cambiandone la disposizione;

2 pensando alla Primavera, potremmo aggiungere piante nuove dai colori più accesi decorando i punti illuminati della casa come balconi e finestre;

3 decorare le pareti con foto, quadri e cornici e con l’aggiunta di specchi che regalano un senso di profondità agli ambienti;

4 ridipingere le porte e cambiare i tessuti delle tende;

5 ridipingere le pareti oppure utilizzare la carta da parati per dare un tocco di nuovo cercando di abbinare i colori allo stile dei mobili;

6 sulle pareti bianche invece è possibile decorare attaccando degli adesivi in vinile per dare un tocco creativo all’ambiente;

7 anche la luce è una soluzione per valorizzare ripiani e mensole, scaffalature e librerie. Con piccoli fari o luci Led interne si potranno valorizzare i propri spazi;

8 inserire nuovi accessori come un nuovo appendiabiti all’ingresso o  un nuovo centro tavola per la cucina.

Da questi semplici passaggi abbiamo capito che scegliere nuovi elementi di arredo, cambiare i colori, i tessuti e la disposizione dei mobili bastano a rendere nuova l’immagine della nostra casa ma soprattutto sono attività appaganti che stimolano la nostra creatività e il nostro #restareacasa.

Non resta che augurarvi buon lavoro!

Con il decreto «cura Italia» (18/2020) il Governo ha deciso di estendere ulteriormente la platea dei potenziali beneficiari della moratoria sui mutui prima casa. Già concessa con il Dl 9/2020 a chi si è visto sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno trenta giorni, nei prossimi nove mesi anche i lavoratori autonomi potranno richiederla se certificano di aver subìto perdite su base trimestrale pari al 33% sul fatturato. Per di più, per i prossimi nove mesi (cioè fino a circa metà dicembre) è stato eliminato il tetto di 30mila euro di reddito Isee necessario finora per accedere alla misura.

Per presentare la domanda bisogna attendere
Nonostante i decreti legge siano immediatamente operativi, per poter presentare domanda – tramite la propria banca – bisognerà attendere qualche settimana perché sono attesi chiarimenti sulle modalità attuative delle nuove disposizioni. Nel frattempo è bene informarsi e raccogliere l’eventuale documentazione necessaria per non farsi trovare impreparati.

Il budget del Fondo e le finalità legate all’emergenza
Al Fondo di solidarietà per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per l’acquisto della prima casa (istituito con la legge 244/2007) presso il ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da Consap Spa) sono stati affidati altri 400 milioni di euro che si aggiungono ai circa 25 milioni residui. È questo il budget con cui Consap dovrà garantire l’ampliamento della moratoria a una platea, si presume, molto ampia.

Basta leggere le stime della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro sull’impatto (enorme) delle misure di lockdown adottate dal Governo per ridurre il contagio da coronavirus: tre milioni di lavoratori lasciati all’improvviso a casa dalle restrizioni imposte, di questi un milione sono autonomi e 1,9 milioni dipendenti, e altri 3,6 milioni che sono occupati in settori a «rischio chiusura indotta». E questo “congelamento” generalizzato delle attività presto avrà ripercussioni sul portafoglio delle famiglie.

Chi ha diritto alla sospensione delle rate
Innanzitutto, ci sono dei requisiti di base per poter accedere alla moratoria. Può presentare domanda di accesso ai benefici del Fondo il proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare di un mutuo contratto per l’acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250mila euro e in possesso di indicatore Isee non superiore a 30mila euro. Quest’ultimo requisito reddituale è stato però eliminato per i prossimi nove mesi. Il mutuo deve, inoltre, essere in ammortamento da almeno un anno al momento della presentazione della domanda. Ed è ammissibile anche il titolare del contratto di mutuo già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi.

L’Italia intera è in quarantena, diverse città in questi giorni stanno avviando le operazioni di disinfezione e sanificazione delle strade e in generale, dei luoghi di stanziamento. Bisogna restare in casa ed è opportuno creare nella propria abitazione un ambiente protetto. In questi casi di emergenza ogni precauzione è d’obbligo, per cui è opportuno seguire i seguenti accorgimenti:

  • togliere subito le scarpe per non portare in giro per casa potenziali elementi patogeni dall’esterno;
  • areare bene gli ambienti;
  • lavare spesso i pavimenti con disinfettanti o candeggina, facendo attenzione a non miscelarli con altri prodotti e far arieggiare bene gli ambienti sia durante che dopo l’uso della candeggina;
  • non trascurare la pulizia di bagni e cucina: sono luoghi con un elevato tasso di umidità, rispetto ad altri ambienti, ideali per la proliferazione degli agenti patogeni;
  • Infine, ma non meno importante è pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%.
  • Sappiamo che questa situazione può risultare stressante e generare non poca ansia, ma con le dovute precauzioni e accorgimenti #andràtuttobene !