Crowdfunding immobiliare
Fino a qualche anno fa, l’unica opzione per entrare nel mercato immobiliare era disporre di grandi capitali e comprare proprietà. Oggi invece esistono portali specializzati che, tramite equity o peer-to-peer lending,
consentono a tutti di partecipare al mercato immobiliare con piccole somme di denaro (anche solo 100 euro!) e di diversificare il portafoglio con un investimento considerato da sempre sicuro e redditizio.
Il crowdfunding immobiliare (o real estate crowdfunding) è uno dei modi più semplici per investire nel mattone. Esso consiste nel finanziamento collettivo di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale in cambio di una remunerazione del capitale.
Potremmo definire il crowdfunding una sorta di finanziamento collettivo.
Il web e i social network hanno avuto un ruolo fondamentale per la sua diffusione perché hanno consentito l’incontro tra l’individuo, le imprese o le associazioni (detti fundraiser) e la folla (in inglese crowd).
Esistono due tipologie di crowdfunding immobiliare in Italia:
Equity: l’equity crowdfunding consiste nell’acquisto di quote della società in cui si investe. Il finanziatore entra a far parte della società in maniera proporzionale alla somma investita.
Lending: nel lending crowdfunding, l’investitore diventa titolare di un diritto di credito. Il soggetto che concede una somma di denaro non diventa un socio, ma ha diritto alla remunerazione della somma investita.
Anche se più conosciuto e utilizzato all’estero, in Italia da qualche anno a questa parte, questa forma di investimento sta crescendo sempre più dimostrandosi particolarmente vivace nell’ultimo anno. Infatti, se fino
all’anno scorso vi erano solo 2 piattaforme attive, oggi se ne contano ben 6.